VOTA ANTONIO
Ricevo da un anonimo a firma Pasquino una contumelia contro un ipotetico esponente politico. Se pur non è indirizzato a nessuno in particolare, la pubblico perché la ritengo una composizione carina in rima, e formulo i miei complimenti a chi l’ha realizzata. (g.p.)
“L’ira funesta” del trombone trombato
(Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale).
…E venne il dì infame
e defenestrato “ei fu”,
di “sgovernare” ha fame,
ma or non lo può più.
Or si dibatte e si dimena
come il “furioso Orlando”,
e con puntigliosa lena
su tutto va cianciando;
con vasta supponenza,
e smisurata sicumera,
vuol gestir l’onnipotenza
pur essendo una chimera;
e con “achea funesta ira”
in comizi e volantini,
in lungo e largo gira
a disturbar pure i bambini;
accusa tutto il mondo,
di empia e lesa maestà,
e di se enuncia giocondo
che il suo verbo è verità;
non brama più amici,
non cerca più alleati,
ma soltanto dei nemici
ancor meglio disgregati;
in lungo e in largo spande
irrequietezza malandrina,
che fa politica in mutande
lo nota
anche una bambina.
Oh turbolento consigliere,
oh impenitente furbacchione,
riduci un po’ le tue chimere,
“oh ucca-pertu!”, oh mattacchione!
Pasquino
Collepasso, 2/11/2012