Le frequentazioni, gli amici e le amiche della mignottocrazia al potere
Prima di immergerci nelle pozzanghere governative, qualche riflessione su ciò che bolle nella nostra pentola politica di Collepasso.
Anche a Collepasso il metodo elettorale alternativista, ha esacerbato gli animi. C’è in giro nostalgia di quel sistema elettorale affossato da tutti i politici sopravvissuti alla tangentopoli, trasformatisi, nel frattempo, tutti in ex qualche cosa. Anche qui a Collepasso non si può più contare sul rispetto personale e, l’avversario politico diventa di fatto un nemico. Infatti, l’ultimo volantino di domenica 7/11 è sintomatico. Questo significa che, confronto, dialettica politica, critica costruttiva, non sono più metodi di comportamento politico. Ora c’è l’invettiva, la minaccia, l’accusa, e tutto finisce in tribunale. E quando il confronto finisce in tribunale vuol dire semplicemente che la politica è degenerata in qualcos’altro. Infatti, si delega il giudice alle decisioni politiche, complimenti! Perciò, il nuovo che avanzava e che ha determinato il profilo del potere, propone l’aula giudiziaria quale sede dell’elaborazione politica e amministrativa? Che disastro!
Pare che “all’utilizzatore finale” delle mignotte, stanno per staccar la spina! Però, è alquanto deprimente scoprire che, chi sta per portare a termine questa sana e giusta operazione è niente meno che un ex fascista. Stesso dirigente di estrema destra quindi, che nel 2001 a Genova, durante il G8, staccò la spina alla democrazia e allo stato di diritto. Stato di diritto, che ora invoca per mandare a casa il suo ex socio di Governo. A tanto siamo ridotti! Non essendoci più un’opposizione di sinistra (sono stati ridotti a extraparlamentari i comunisti), mentre i così detti riformisti (sedicenti di sinistra), restano allineati e coperti sotto il rasserenante (per loro) manto della classe dominante, i padroni, la confindustria, il sistema capitalista, e le compatibilità con la loro globalizzazione dei mercati.
Intanto a Napoli si respira spazzatura; nel Veneto si cerca di galleggiare sull’acqua; a Pompei occhio dove metti la testa, può crollarti addosso tutto; i disoccupati per farsi vedere e comunicare la loro disperazione, salgono sui tetti, sulle gru, dappertutto. Insomma, questa classe pseudo politica della così detta seconda repubblica, ci ha traghettati da tangentopoli al bunga bunga; dalla Costtituzione alla prostituzione.
Però non è arrivata ancora né la peste né il vaiolo e, l’utilizzatore finale, ci dirà puntualmente che il merito è tutto suo. Ci dirà che lui ha debellato le pestilenze in arrivo, con il solito metodo del “ghe pensi mì“. Coraggio, onesti cittadini, la notte sta per finire, e il “bauscia puttaniere”, non saremo costretti a subircelo a lungo. Poi, non sarà il sol dell’avvenire che sorgerà, ma di certo altre calamità non sono in vista e l’orizzonte sarà sicuramente meno angusto.
F.to gippi
Collepasso, 11/11/2010
è vero, la vecchia bislacca DC, era una pudica verginella rispetto a questa accozzaglia di ladri e puttanieri del pdl. Il vecchio e glorioso PCI, era un gigante rispetto a questi sedicenti riformisti. Certo è anche il fatto che, “quando i giganti crollano anche i nani sembrano alti”. Se a questo aggiungiamo i tanti imbecilli abituati a vivere in ginocchio, è chiaro come e perchè finiscono col scambiare i nani per giganti.