IL SIMBOLO ELETTORALE
IL CAPOLISTA ALLE EUROPEE, TSIPRAS.
L’ALTERNATIVA ALL’EUROPA DELLA FINANZA
“La lista del greco Tsipras è simbolo e programma di cambiamento, di
superamento delle lobby dell’austerity e di chi vuole distruggere l’Unione Europea. Ora l’Europa dei diritti sociali, ora l’impegno a dare speranza ad un’Europa che deve uscire dall’incubo dell’austerity e che metta al centro diritti e libertà.” (N.V.)
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In estrema sintesi questo è il progetto della sinistra antagonista. Questa è la lista nella quale buona parte di intellettuali, di movimenti sociali di base si sono aggregati per realizzare una prospettiva alternativa alle fameliche esigenze della finanza internazionale ed europea. L’obiettivo: cambiare la musica politica dell’Europa; rivedere trattati e condizioni; realizzare l’Europa dei popoli contro l’Europa dei finanzieri. Un obiettivo, questo, che non è affatto impossibile da realizzare, sempre che gli elettori che hanno interesse a realizzare questo sogno, sappiano, in occasione del voto, che una alternativa c’è, e di conseguenza aderiscano votando questa lista. Lista, questa, nella quale si identificano, come già detto, molti movimenti di base, insieme ai tradizionali partiti di sinistra alternativa, quali rif. Comunista, com. italiani, Sel di Nichi Vendola.
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23 febbraio 2014 by Stefano De Bartolo
“La crisi della democrazia, evidenziata dall’avanzata dei populismi e dell’estrema destra in Europa, trova origine nella difficoltà degli Stati-nazione di regolare l’economia. Nell’epoca della globalizzazione, la debolezza degli strumenti a disposizione degli organismi nazionali è particolarmente accentuata in quei Paesi che non hanno la forza di praticare una politica di potenza e che si trovano geograficamente ed economicamente ai margini delle economie regionali. È il caso dei Paesi del Sud Europa, le cui produzioni presentano un forte deficit di competitività rispetto a quelle tedesche e che subiscono la politica di potenza della Germania.”
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La lista “L’ALTRA EUROPA” si caratterizza come la lista di tutti coloro che si oppongono alle politiche di austerità a livello nazionale ed europeo, oltre che a provare a dare voce a tutto ciò che si muove a sinistra e nei movimenti sul piano sociale, culturale e politico. Le differenti posizioni che vi sono in Italia sono presenti all’interno di Syriza come è, del resto, in tutte le altre aggregazioni della Sinistra Europea che, altrove, non impediscono di ritrovarsi insieme in una comune battaglia. Questa, di fatto, è l’unica aggregazione possibile nell’interesse degli onesti lavoratori e pensionati, i quali, purtroppo, continuano a pagare per una crisi dovuta alle speculazioni finanziarie gestite da finanzieri e banche internazionali.
F.to pagliatano
Collepasso, 1/4/ 2014
A dire il vero, Rifondazione Comunista e Sel di Niki Vendola stanno partecipando alla raccolta delle firme con pochi esponenti e molti mal di pancia, mentre il Partito dei Comunisti Italiani è stato dichiarato “non gradito”, probabilmente perchè “troppo” anti-Nato: un ennesimo “Arcobaleno” in salsa europea?
Probabilmente sì, sarà un altro “arcobaleno” in salsa europea. Comunque a me pare il meno peggio, visto quel che offre il mercato politico. E se qualcuno ha deciso di non far aderire il Partito dei Comunisti Italiani, fatto politicamente discutibile ha commesso. Che siano presenti in questa nuova lista dei personaggi con la puzza sotto il naso, non ho dubbi: partono male anche questi. saluti gaetano
Ma sembra ci sia ancora la possibilità di una lista di sinistra “vera”, che andrebbe a inserirsi poi nella GUE; almeno, così narrano le ultime dal PdCI. Vedremo.